Verso il 2023, un passo alla volta

 

Ecco come immaginiamo la trasformazione di Brescia, secondo due linee di lavoro trasversali e dieci passi simbolici da qui al 2023.

Le linee di lavoro trasversali:

Sono due e sono essenziali per poter creare un terreno fertile su cui compiere i 10 passi di qui sotto:

1. L’ampliamento della rete di collegamenti pubblici tra la città e la provincia, per linee e frequenza a seconda delle necessità territoriali: parlare di “Brescia” non significa solo centro storico né solo città! Significa un contesto urbano complesso fatto di centro e periferie ma anche di un territorio circostante ricco e fortemente connesso. Una trasformazione della città può avvenire solo se teniamo conto del contesto in cui essa è inserita e vive.

2. L’ampliamento/miglioramento della rete ciclabile e contestuale modifica e/o rimozione delle aree parcheggio: molto è stato fatto, ma la strada è ancora lunga e passa per un impegno non solo nell’estendere la rete ciclabile ma nel miglioramento di quello che già c’è e, contestualmente, in un lavoro di rimodulazione delle aree parcheggio cittadine. Solo attraverso un saggio equilibrio tra sostegno alla mobilità dolce e disincentivo all’uso del mezzo a motore privato riusciremo a realizzare una trasformazione credibile.

IL BUON ESEMPIO PRIMA DI TUTTO!

Promozione da parte dell’Amministrazione comunale di un concorso pubblico rivolto agli esercenti del centro storico per l’installazione di rastrelliere di fronte ai loro negozi. Contestualmente l’Amministrazione rimuove la tassa di occupazione di suolo pubblico per l’installazione una rastrelliera.

Al momento presente, i commercianti, qualora volessero acquistare e installare una rastrelliera per biciclette di fronte al loro esercizio, devono pagare una tassa al Comune per occupazione di suolo pubblico.

Questo nonostante le rastrelliere siano poi a beneficio della cittadinanza tutta e si siano rivelate un semplice e pratico incentivo alla mobilità dolce in città.

Fridays For Future Brescia ha riscontrato questa criticità durante i numerosi confronti con i vari attori territoriali organizzati nel processo di ricerca e preparazione per la presente campagna.

SE PARCHEGGI FUORI, SEI GIA' DENTRO

Sfruttiamo i parcheggi che già esistono sul perimetro del centro storico

Intorno al centro storico di Brescia (il ring per capirci) esistono già cinquemila posti auto disponibili, per non parlare dei diversi parcheggi scambiatori dislocati in posizioni strategiche.

Troviamo una modalità per incentivare a sfruttare questi parcheggi, in modo che, appena parcheggiato, uno si trovi GIA’ immerso in una Brescia a misura di persona!

PREMIAMO CHI VA A SPASSO

Istituzione di un meccanismo premiante per quei dipendenti di aziende e/o comunali che si rechino al lavoro in bici.

Uno dei principali timori derivanti dalla pedonalizzazione di zone attualmente disponibili alle auto è che le attività commerciali rischino di perdere clienti a causa dell’impossibilità di essere raggiunti in macchina.

Esistono già applicazioni, come per esempio Pin Bike, che permettono di monitorare gli spostamenti effettivi in bici e corrispondere un rimborso puntuale per ogni km fatto.

Fridays For Future Brescia, cercando un modo efficace di collegare questo meccanismo premiante alle realtà commerciali del centro storico, propone che il rimborso sia commutato in uno sconto spendibile in quegli esercizi che aderiscano all’iniziativa, in un’ottica di progressiva limitazione dell’accesso dei veicoli privati a motore entro il quadrilatero delle mura venete.

TUTTI A BORDO!

Realizzazione di una campagna annuale condotta dall’Amministrazione insieme ad enti e associazioni chiave del territorio per informare e sensibilizzare la popolazione.

Nessuna iniziativa di trasformazione di modi e abitudini consolidati può avere successo senza una efficace e capillare comunicazione di cosa si sta facendo, perché e con quali vantaggi diretti e indiretti per la cittadinanza.

Fridays For Future Brescia immagina l’avvio di una campagna di comunicazione e sensibilizzazione che faccia capo all’Amministrazione come capofila ma coinvolga poi quante più realtà della società civile possibili per raggiungere diversi tipi di target audiences.

Il modello che fa scuola in materia è quello svedese che ha visto la realizzazione di una campagna imponente di comunicazione iniziata nel 2002 e rivolta a privati cittadini e cittadine per illustrare le operazioni di tombamento delle scorie nucleari del Paese.

La campagna è stata avviata in contemporanea all’inizio della ricerca da parte delle autorità statali di un sito adatto allo stoccaggio delle scorie, è stata condotta usando diversi canali (compreso il porta a porta!) e ha prodotto un risultato strabiliante: attualmente le cittadine stanno addirittura facendo a gara per essere selezionate come sito di stoccaggio!

THE ONION STRATEGY: PIÙ SPAZI BELLI PER TUTTI

Accanto all’affermazione progressiva della mobilità dolce all’interno delle mura venete, fuori dal perimetro vengono introdotte “Low Emissions Zones” che si allargano verso l’esterno e man mano permettono al traffico motorizzato di scorrere più velocemente.

Se la città riuscirà a riappropriarsi dei propri spazi e affermare la mobilità dolce intorno ad un cuore pedonale, a cascata si trasformerà anche il modo di approcciare il centro storico venendo dall’esterno. Un sistema di LEZ (Low Emission Zones, ovvero zone a basse emissioni) permetterà di escludere i veicoli più inquinanti limitando nel contempo e contestualmente i limiti di velocità.

Oggi le piazze pedonalizzate, Corso Zanardelli o Corso Palestro sono tra le zone più ricercate e apprezzate di Brescia. Ora è venuto il momento di rendere altrettanto preziose anche altre vie e spazi del centro storico, spesso altrettanto belli, e aumentarne ancora di più l’attrattiva per i commercianti da un lato e per i visitatori e cittadini dall’altra.

UNA PEDONALIZZAZIONE GRADUALE, INTELLIGENTE E BELLA

Impostazione della “Fase 1” della pedonalizzazione in modo tale che richieda a cittadinanza, esercenti e Amministrazione “il minor sforzo possibile”, prima di tutto da un punto di vista psicologico!

Ci sono spazi e vie che sono de facto già pedonali e che da tempo cittadini e cittadine considerano propri e sicuri. Ad esempio, luoghi come i portici Via X Giornate o Via Musei, che si affaccia sul meraviglioso sito romano, sono due dei punti più caratteristici di Brescia ma inspiegabilmente ancora accessibili al traffico automobilistico – per quanto limitato.

Perché non impostare le fasi iniziali della pedonalizzazione del centro storico iniziando proprio da questi spazi, seguendone la naturale inclinazione e sfruttando l’occasione per un’accorta campagna di comunicazione a tutti gli stakeholders e verso l’esterno in un’ottica di “rinaturalizzazione urbana” in vista del 2023? 

Allo stesso tempo questa rappresenta un’occasione unica di riappropriazione di spazi grandi e piccini che possono essere mappati, classificati e soggetti ad operazioni mirate di riqualificazione. In quest’ottica e di particolare pregio diventano proprio gli spazi interstiziali e meno valorizzati del centro, “angolini” di Brescia che possono essere riportati a nuova vita come hanno saputo (e continuano a) fare in città come Milano e Amsterdam.

LASCIAMO I PARCHEGGI A CHI SERVONO DAVVERO

Predisposizione del sistema di parcheggi del centro storico affinché serva i reali bisogni dell’utenza.

In Piazza Vittoria può essere introdotto un sistema di tariffe variabili in funzione dell’affollamento, ad esempio raddoppiando la tariffa nelle ore/giorni più gettonati come i fine settimana, incentivando di converso l’uso dei mezzi pubblici (o comunque secondo i principi della mobilità dolce) per raggiungere il centro da fuori o per spostarsi da un punto all’altro della città. 

 

Nella stessa ottica si possono sfruttare i numerosi parcheggi presenti in centro (i.e. Fossa Bagni, Vittoria, P.le Arnaldo) per rispondere in modo prioritario ai bisogni di residenti, commercianti e altre categorie sensibili.

SPAZI ANCORA PIÙ PUBBLICI

Impostazione della “Fase 2” della pedonalizzazione procedendo dai cosiddetti “low-hanging fruits” ovvero da quegli spazi che richiedono il minor sforzo possibile e alzando via via il tiro.

Dopo una fase iniziale si può progressivamente ampliare il raggio di intervento, seguendo un approccio graduale, coerente e condiviso per quanto possibile da tutti gli stakeholders. Con i primi risultati della Fase 1 sotto gli occhi e una campagna di sensibilizzazione già in corso da tempo, sarà più semplice intervenire.

 

Si veda il passo numero 6 per quanto riguarda la strategia di micro rigenerazione di spazi liberati del traffico privato a motore.

FERMIAMO QUESTA GIOSTRA!

Sospendere il cosiddetto sistema di “sosta a rotazione” che favorisce il ricambio ma allo stesso tempo – proprio per questa ragione – incentiva coloro che decidono di avvicinarsi molto al centro storico con il proprio veicolo personale.

La proposta è quella di eliminare la sosta a rotazione nel centro storico (entro il perimetro delle mura venete): non solo cesserà di essere praticamente garantito che “prima o poi un posto lo trovi” ma contestualmente anche il traffico di veicoli in cerca di parcheggio che percorrono nervosamente le strade in lungo e in largo.

IL REGALO PIÙ BELLO

Restituire l’intero centro ai cittadini per le feste di Natale 2022.